CNA Lombardia sul tema assicurazioni obbligatorie

Entro il 31 marzo 2025, oltre 4 milioni di imprese italiane, inclusi circa 800mila in CNA Lombardia, dovranno obbligatoriamente stipulare polizze assicurative per coprire danni materiali derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali.
Questa nuova disposizione, stabilita dal Governo, rischia di creare serie difficoltà alle imprese, che si troverebbero a dover aderire a un obbligo complesso con tempistiche estremamente ristrette.

Secondo Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia, la decisione di fissare una scadenza così ravvicinata ha suscitato forti perplessità.
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“Questa misura si aggiunge come un ulteriore fardello per le micro e piccole imprese, scaricando su di esse le responsabilità di un settore inadeguato nella gestione del rischio e della sicurezza del territorio,” ha affermato Bozzini.
L’inasprimento delle normative senza adeguate misure di supporto, come un sistema di soccorso potenziato o interventi per mettere in sicurezza il territorio, accentua il malcontento tra le imprese.
Le aziende, che avrebbero avuto a disposizione solo pochi giorni per studiare e sottoscrivere contratti assicurativi dettagliati, si trovano in una posizione difficile:
Alle imprese sono stati concessi appena pochi giorni dal 27 febbraio per avere accesso al decreto regolamentare, ma il tempo per comparare le offerte è insufficiente e poco trasparente,” sottolinea Stefano Binda, Segretario di CNA Lombardia.
Secondo CNA Lombardia, l’adeguamento a questo obbligo finisce per favorire le compagnie assicurative, aumentando la loro influenza e i loro guadagni, mentre le piccole imprese si trovano a fare i conti con oneri burocratici e costi elevati.
La Confederazione, inoltre, critica la concentrazione del mercato assicurativo, dove poche compagnie dominano il settore, incidendo negativamente sulla concorrenza.
In risposta a queste problematiche, CNA Lombardia ha chiesto al Governo una proroga dell’obbligo fino almeno al 31 dicembre 2025, per consentire alle imprese di valutare le offerte in modo adeguato e per offrire strumenti che permettano un controllo e una comparazione effettiva delle polizze assicurative.
In conclusione, l’introduzione obbligatoria delle polizze per calamità naturali e eventi catastrofali rappresenta una sfida significativa per le imprese italiane.
Se non gestita con maggiore attenzione, rischia di diventare un ulteriore ostacolo per il già complesso panorama delle piccole e medie imprese, specialmente in Lombardia.