ECO FEMMINILI NON SOPPRESSE – AUREA CARITATE
L’associazione Aurea Caritate esprime una grande soddisfazione per il successo del convegno “Eco femminili non soppresse”, realizzato in collaborazione con l’artista Adele Musso. Gli interventi hanno conferito al meeting/mostra un taglio senz’altro multidisciplinare e lo stesso ha costituito un trasparente invito a riflettere sul fenomeno della violenza sulle donne e sulle sue molteplici sfaccettature. Auspichiamo che tale fecondo incontro sia solo l’inizio di un percorso fatto di azioni concrete in favore di tutte le donne vittime di violenza maschile, un obbiettivo già in parte raggiunto grazie all’adesione alla rete regionale antiviolenza Zero molestie Sinalp. La consegna della targa da parte della coordinatrice regionale Natasha Pisana e del segretario generale Andrea Monteleone ha segnato infatti un importantissimo passo avanti per la nostra associazione, motivo di emozione e di orgoglio nonché valido riconoscimento del nostro costante impegno nel campo.
“Un atto dovuto nei confronti di tutte quelle mamme e dei loro figli, talvolta anche papà, che sostengono quotidianamente lotte giudiziarie estenuanti insieme ai professionisti della nostra associazione soprattutto contro le forme di vittimizzazione secondaria. Indagare in un fenomeno così complesso richiede cautela e ci costringe ad alzare la testa a partire dalle microanalisi legislative, considerato che un primo interrogativo potrebbe essere se la ricchezza normativa contribuisca ad eliminare certi orientamenti discriminatori oppure a rafforzarli, come spesso avviene ed incredibilmente constatiamo: deresponsabilizzazione degli autori di violenze e colpevolizzazione delle vittime” ha dichiarato la presidente di Aurea Caritate, Anthea Di Benedetto. “Per rispondere a questo abbiamo voluto confrontarci con i professionisti come l’avvocata familiarista Angela Lo Curzio, la pedagogista responsabile della Casa Protetta Cassiopea Viviana Cannova, l’avvocata penalista e vice-presidente dell’associazione Aurea Caritate Antonella Colella, oltre alla professoressa Giuseppina Seidita, vicepresidente di Bpw International. Inoltre, essenziali sono stati i contributi della senatrice Cinzia Leone, vice-presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, complimentatasi con l’associazione per il nostro lavoro e della quale abbiamo colto l’invito a creare sinergia nel territorio, nonché di Confintesa Palermo, nella persona di Antonio Russo, pronta a spalleggiarci per gli eventi a seguire” ha sottolineato la presidente.
Il lavoro in sinergia con le altre realtà impegnate contro la violenza istituzionale, tra cui il comitato Femminicidio in Vita, e la presenza delle tante figure istituzionali coinvolte e dei loro racconti hanno conferito al convegno grandi attenzione e partecipazione; “Biancaeva: una, nessuna, tutte”, la protagonista della mostra di Adele Musso, ha dimostrato come l’arte e i colori possano far guardare pregiudizi e stereotipi sotto una nuova, più consapevole luce, trasportando i visitatori dentro le vite delle tante donne, celebri e meno celebri: da Giovanna d’Arco a Pippa Bacca, da Anna Politkovskaja a Miriam Makeba, da Rosa Parks a Rita Levi Montalcini, tutte scelte poiché talvolta simbolo della vittimizzazione secondaria, poiché punite per la loro scelta di essere libere, dunque per veicolare un messaggio di coraggio nel rifiutare un destino prestabilito per le donne dalla società patriarcale, un invito a spezzare le catene e ad essere indipendenti, emancipate, vincolate soltanto ai propri sogni. La dedizione di Aurea Caritate nella lotta per i diritti umani non si ferma, nella consapevolezza che la strada da percorrere sia ancora lunga e impervia, ma necessaria a una definitiva e reale parità di genere.