SaloneSatellite Award 2025 i vincitori

I vincitori del SaloneSatellite Award 2025: innovazione e tradizione per il futuro del design
La quattordicesima edizione del SaloneSatellite Award 2025 ha celebrato il connubio tra antiche tradizioni artigianali e le più attuali tendenze del design contemporaneo. Fra oltre 130 candidature, la giuria internazionale ha selezionato quattro progetti vincitori, capaci di rispondere in modo originale al tema della 26ª edizione del SaloneSatellite: “Nuovo Artigianato: un mondo nuovo”.
Il primo premio è stato assegnato a Kazuki Nagasawa dello studio giapponese Super Rat, con la serie Utsuwa-Juhi. Questi vasi e contenitori rielaborano tecniche tradizionali giapponesi, utilizzando la corteccia e processi di tintura ancestrali per creare oggetti unici e sostenibili. Un perfetto esempio di design che unisce bellezza simbolica e rispetto per la natura.
Il secondo premio è andato allo studio olandese Luis Marie per Plissade, un divisorio tessile autoportante, innovativo nella tecnica e nell’estetica. Realizzato senza collanti o adesivi, questo progetto reinventa l’arte della plissettatura e apre nuove possibilità espressive per i tessili da interni.
Il terzo premio è stato conferito all’italiano Riccardo Toldo con Fil Rouge, una lampada a muro che rende visibile un filo quasi impercettibile quando illuminato. Ispirata al concetto del “filo rosso del destino”, la sua eleganza e semplicità nascondono una potenza di 1200 lumen.
La Menzione Speciale è andata al venezuelano Juan Cortizo per il Quibor Project, una cassa acustica che incarna l’eredità dell’artigianato venezuelano reinterpretato in chiave industriale. Il premio include una residenza alla Rong Design Library in Cina, simbolo di uno scambio culturale profondo.
La giuria del SaloneSatellite Award 2025, presieduta da Paola Antonelli del MoMA di New York, ha evidenziato l’importanza dell’artigianato come chiave per l’innovazione sostenibile. La fusione tra manualità, nuove tecnologie e design etico rappresenta oggi una direzione fondamentale per il futuro dell’arredo.